Impianti Zigomatici – Intervento chirurgico
Impianti Zigomatici Intervento
In questo filmato possiamo visualizzare un momento topico dell’intervento di impianti zigomatici, il momento in qui viene inserita la parte apicale dell’impianto zigomatico, nella zona di osso ricevente dello zigomo, in questo caso essendo la paziente una donna, l’apice dell’impianto subentrerà nel corpo dell’osso dello zigomo per una lunghezza di 14 mm circa.
La paziente si è recata presso il nostro centro specializzato in soluzioni dentali fisse per pazienti gravemente atrofici, causa la grave atrofia mascellare superiore, che la contaddistingue. La paziente riferisce, che nel corso delle pregresse visite non è riuscita a trovare una soluzione chirurgica soddisfacente, l’alternativa prospettata è stata la dentiera a vita o i classici innesti d’osso autologhi o i grandi rialzi del seno mascellare.
La signora 74 anni portati molto bene e molto giovanile, non vuole assolutamente privarsi, della propria funzione masticatoria e dell’estetica che ne consegue, si è rivolta al nostro centro, incuriosita dalla tecnica dell’implantologia Pterigo Zigomatica.
La paziente è stata sottoposta ad una visita medica approfondita e scrupolosa, sono stati toccati ed individuati tutti i punti atrofici, del caso è stata esguita da parte del Prof. Roberto Conte una panoramica all’interno del proprio centro, successivamente e’ stata realizzata in contemporanea, anche una tac delle arcate dentali, con visualizzazione sino alle orbite, questa tac speciale è stata inviata con estensione dicom al laboratorio, che restituisce un modellino stereolitografico a grandezza naturale del mascellare atrofico della paziente.
Una volta giunto il modellino, la dignosi del Prof. Roberto Conte è completa per il proprio verdetto.
La paziente portatrice di una protesi removibile da circa 20 anni, dopo la catuda degli ultimi elementi dentali, presentava una gravissima atrofie del mascellare superiore, sia nella zona frontale in premaxilla, sia nella zona posteriore dello stesso.
Con queste caratteristiche la tecnica prospettata alla paziente è stata la tecnica implantare del Pterigo Zigomatico, tecnica, che prevede l’inserimento di soli 2 impianti zigomatici nella zona frontale e 2 pterigoidei nella zona posteriore.
La scelta nella tecnica è stata dettata, per offrire alla paziente la migliore soluzione possibile, partendo, dalle condizioni attuali della paziente, la scelta di questa soluzione si basa sull’assenza dell’osso alveolare mascellare, di conseguenza il Prof. Conte prende in cosiderazione la parte di osso residuo della paziente il cosidetto osso Basale, che ogni paziente presenta.
L’ooso basale è un osso particolare estremamente duro e resistente, che risulta estremamente efficiente in questa tipologia di riabilitazioni.
Sfruttando questo osso, che ricordiamo è di categoria D1 il più duro e resistente, che il corpo umano deteniene, viene preso in considerazione per l’inserimento dei 2 zigomatici nella zona del mascellare frontale e i 2 pterigoidei nella zona posteriore all’interno delle porzioni di osso basale chiamate pterigoPalatine.
Quali sono le ossa Basali
Ricordiamo che nel nostro corpo esistono 3 porzioni di osso basale:
- 1 Osso basale del processo canino
- 2 Osso basale del processo zigomatico
- 3 Osso basale del processo Pterigoideo Palatino
Quale caratteristica presentano
La migliore caratterista, che presenta l’osso basale è il fatto, che non si consuma nell’arco del tempo, un impianto inserito in questo osso, lo ritroviamo nello stesso posto inserito dopo 10/20 anni
Perchè sono indicate in queste tipologie di riabilitazioni?
Queste ossa sono indicate in questa tipologia di riabilitazione implantari, perchè pultroppo non esistono osso aulteriori alternative nel corpo umano, ricordiamo, che questa tipologia di intervento, nello sfruttare queste ossa risulta altamente complesso, non tutti i medici, possono cimentarsi in queste tecniche, solo i più esperti e preparati.
La tipologia della tecnica presuppone, la conoscenza approfondita dell’anatomia umana, conoscere molto mebe i punti dove risiedono, vene, nervi e arterie.
Individuate le zone di ancoraggio degli impianti dentali il Prof. Roberto Conte si appresta all’inserimento degli impianti zigomatici, nelle zone frontali, inserendo al termine i 2 impianti pterigoidei, nelle zone posteriori, all’interno dell’osso basale in prossimità della porzione di osso Palatino Pterigoideo.
Inseriti gli impianti, la paziente termina l’intervento, la progettazione e la strutturazione di questa tipologia di intervento che si impone come alternativa alla tecnica ordinaria dei 4 impianti zigomatica detta QUAD, offre alla paziente una serie di vantaggi, che ora andremo ad elencare:
Ora potrete visionare tramite delle immagini, il risultato estetico e funzionale, che questa tipologia di vantaggio puo’ portare.
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